Filtro contenuti web

Il filtro contenuti analizza il traffico web ed è in grado di bloccare siti pericolosi o contenenti virus. I siti proibiti sono selezionati da una lista di categorie che è possibile anche scaricare da sorgenti esterne e salvare sul sistema.

La configurazione consente di creare un numero illimitato di profili. Ciascun profilo è composto da tre parti:

  • Chi: il client associato al profilo. Può essere un utente, un gruppo di utenti, un host, un gruppo di host, una zona o un ruolo (es. green, blue, ecc).
  • Cosa: quali siti può vedere il client associato al profilo E” un filtro creato nella pagina Filtri.
  • Quando: il profilo può essere sempre attivo o essere valido solo in alcuni periodi. Le condizioni temporali possono essere create nella sezione Condizioni temporali.

Si consiglia di procedere in questo ordine:

  1. Selezionare una lista di categorie dalla pagina Blacklist ed avviare il download
  2. Creare una o più condizioni temporali (opzionale)
  3. Creare eventuali categorie personalizzate (opzionale)
  4. Creare un nuovo filtro o modificare quello di default
  5. Creare un nuovo profilo associato ad un utente o un host, selezionare quindi un filtro e una condizione temporale (se abilitata)

Il sistema prevede un profilo di default che viene applicato a tutti i client qualora non rientrino in nessun altro profilo.

Filtri

Un filtro consente di:

  • bloccare l’accesso a categorie di siti
  • bloccare l’accesso ai siti acceduti usando indirizzi IP (consigliato)
  • filtrare gli URL con espressioni regolari
  • bloccare file con specifiche estensioni
  • abilitare blacklist e whitelist globali

Ogni filtro può lavorare in due modalità:

  • Permetti tutto: permette l’accesso a tutti i siti, ad eccezione di quelli esplicitamente bloccati
  • Blocca tutto: blocca l’accesso a tutti i siti, ad eccezione di quelli esplicitamente consentiti

Nota

La lista delle categorie compare solo al termine del download della lista selezionata nella pagina Blacklists.

Blocco Google Translate

E” noto che il servizio di traduzione online di intere pagine html di Google può essere usato per riuscire a scavalcare il filtro contenuti. Infatti le pagine visitate attraverso il traduttore fanno riferimento sempre ad un dominio riconducibile a Google stesso pur avendo al loro interno contenuti provenienti da server esterni.

E” possibile bloccare tutte le richieste a Google Translate (in qualsiasi lingua), creando un URL bloccato nella pagina Generale con il seguente contenuto: translate.google.

Utenti da Active Directory

Se il server è stato configurato per fare il join ad un dominio Active Directory (Active Directory member), è possibile creare profili collegati ad utenti appartenenti al dominio.

Nota

I gruppi residenti nell’Active Directory non sono supportati.

Antivirus

Si consiglia di abilitare sempre la scansione antivirus sul contenuto delle pagine. Se il proxy è configurato in modalità trasparente SSL (Proxy SSL), la scansione funziona anche sui contenuti scaricati via HTTPS.

Risoluzione problemi

Nel caso una pagina indesiderata non venga bloccata, verificare che:

  • il client stia navigando attraverso il proxy
  • il client non abbia un bypass configurato nella sezione Host senza proxy
  • il sito visitato non abbia un bypass configurato nella sezione Siti senza proxy
  • il client sia associato ad un profilo in cui la pagina non è permessa
  • il client non stia navigando in un periodo di tempo in cui il filtro ha una configurazione permissiva